Senza alcun tipo di funzione pratica, questi elementi non sostengono alcuna struttura; al centro di essi si può trovare un foro di piccole dimensioni atto all’inserimento della mano come ipotetico gesto di collimazione tra l’uomo e il cosmo. Ancora oggi si nasconde dietro l’immagine del mega-lite la trascendenza di culture a noi quasi sconosciute, ci cattura in una condizione di totale stupore.
I megaliti (dal greco mega ‘grande’ e lithos ‘pietra’ – primi esempi nel neolitico) sono monumenti preistorici edificati utilizzando grandi blocchi di pietra grezza sommariamente squadrati; che si sviluppano in verticale. Sono Dolmen e Menhir. I primi sono tombe, principalmente triliti. I Menhir invece non essendo costruzioni funerarie sembrano anticipare di molti anni la funzione del tempio o della chiesa. Singolare è trovare in diverse zone d’Europa e del mondo costruzioni molto simili, come se una sola popolazione né ricoprisse il territorio. L’intuizione prettamente spontanea evidenzia il fatto che la tipologia costruttiva si basa sul linguaggio verticale di concetto del tutto universale.
Forme pure come parallelepipedo, cubo, cono, cilindro creano situazioni trascendentali accompagnate da dimensioni inconcepibili per l’epoca addirittura troviamo altezze che possono arrivare fino ai 10 m. Le costruzioni Megalitiche si compongono in gruppo, possono essere formate da più elementi posti in linea oppure disposti a formare un cerchio. Stonehenge ne è l’esempio più conosciuto, edificato fra il 1800 e il 1900 a.C. presenta un disegno di due cerchi concentrici di pietre erette. Il cerchio interno è costituito in blocchi in arenaria alti 7 m. riuniti due a due da architravi di pietra esattamente connessi del peso di 7 t. il cerchio esterno ha un diametro 31 m. ed è costituito da pietre verticali alte 4,5 m. riunite due a due. Il vero scopo dell’opera è ancora ignoto, ma si pensa che esso possa stabilire un calendario basato sullo studio del movimento solare rivelando una specifica posizione per determinare i giorni del solstizio d’estate e d’inverno.
La disposizione circolare propone il concetto di equidistanza dal centro, retaggio o anticipazione della riunione degli uomini, forse attorno al fuoco, che determina un concetto di pariteticità dei convenuti e di partecipazione omogenea, sia concettualmente che spazialmente. È un elemento indicativo quello dell’idea di contemplazione, che ancora oggi è fondamentale per l’iter di costruzione degli spazi comuni, che aspirano ad un avvicinamento alla dimensione energetica condivisa.
Michele Baccarini
Per approfondire:
https://universityofglasgowlibrary.wordpress.com/2015/11/07/william-stukeleys-stonehenge/