Megalitica: il fascino dell’intuito.

Senza alcun tipo di funzione pratica, questi elementi non sostengono alcuna struttura; al centro di essi si può trovare un foro di piccole dimensioni atto all’inserimento della mano come ipotetico gesto di collimazione tra l’uomo e il cosmo. Ancora oggi si nasconde dietro l’immagine del mega-lite la trascendenza di culture a noi quasi sconosciute, ci cattura in una condizione di totale stupore.

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William Stukeley, 1740 dal testo “Stonehenge. A Temple Restor’d to the British Druids”
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Michele Baccarini

micheleMichele Baccarini, con la sua rubrica “The Sign”, vi guiderà in un viaggio dove l’immagine e le sue innumerevoli forme prendono corpo e sostanza.  Dietro ad un segno immediatamente visibile esiste un mondo che vale la pena di essere visitato.

Professione: Grafico Senior / Art Director

 

Segni particolari:
Spiccato interesse per tutto ciò che riguarda la percezione:
design, scultura, interior design, cinema, illustrazione, fotografia, moda e viaggi.
Passione ed impegno per la musica, interesse che va avanti da ormai 20 anni,
senza la quale niente di tutto questo sarebbe possibile.

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Memorie simili

Esiste un luogo preciso nella memoria di ognuno di noi dove affiora, con contorni appena sfumati nel tempo, una forma che d’improvviso ci appare, collegandoci ad un determinato luogo e momento. A quella prima immagine se ne sono sovrapposte altre con il tempo, ora scovate nelle sale di un museo o nelle pagine di un libro, ora inconsapevolmente cercate in un viaggio; così,athanasius-kircher-saint-andrews-copy-of-a-large-fold-out-plate-print-engraving-detail-turris-babel-tower-of-babel-amsterdam-c-1679 riscoprirne lo svettante profilo all’arrivo in un posto prima sconosciuto, significa ritrovare un punto di riferimento sicuro, sapere che li si sarebbe provato, aldilà delle distanze di spazio e di tempo ormai passate, l’originario sentimento di protezione e di rifugio. Un simbolo, dunque, un archetipo che ha esercitato lo stesso potere di suggestione che, in aggiunta ad ogni fatalità concreta, da sempre ha avuto sugli uomini, come forma dell’inaccessibile da esplorare e percorrere fino a raggiungere, al culmine, la luce e nello stesso tempo come luogo di aspirazioni, di ascensione protesa verso una conoscenza soprannaturale che spinge da sempre l’intuito dell’uomo.

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